Il caso:
Il sig. C., di anni 60, si affida ad una nota Struttura Sanitaria ligure per eseguire quella che gli viene descritta come una semplice asportazione di neoformazione cutanea comparsa sulla sua fronte.
I sanitari optano infatti per un asportazione in regime ambulatoriale di Day-Surgery, con anestesia locale, ed il paziente viene dimesso dopo poche ore con prescrizione di antinfiammatorio (paracetamolo) al bisogno e con l’indicazione di non bagnare la ferita.
Il signor C. riprende così dal giorno successivo le sue normali attività quotidiane, ma due giorni dopo compaiono brividi e cefalea gestiti come da prescrizione assumendo il farmaco antinfiammatorio.
Il giorno seguente, alla comparsa di febbre e rossore in zona palpebrale, contattano il medico del reparto che collega la sintomatologia ad una sindrome influenzale.
Al peggiorare ulteriore delle condizioni generali la moglie lo accompagna in pronto soccorso dove viene riscontrata la presenza di un processo infiammatorio diffuso dei tessuti, un flemmone, che aveva a questo punto coinvolto fronte, guance, orbite con trombosi dei vasi oftalmici.
Il paziente viene così ricoverato in Medicina d’Urgenza con diagnosi di Trombosi Cerebrale.
Viene instaurata una terapia antibiotica ma nelle ore successive la situazione si aggrava, il paziente è soporoso, intervengono sintomi neurologici, le condizioni precipitano, viene intubato e trasferito in Rianimazione, l’infezione ormai aveva preso il sopravvento.
Dopo dieci giorni dall’accesso in Pronto Soccorso il paziente andrà in contro a morte.
Sviluppo ed esito del caso:
Per il caso del sig. C. Il Nostro Studio Professionale ha approntato una consulenza di tipo specialistico che si è andata ad integrare alla relazione del medico legale.
Ciò ha permesso di identificare come unica causa di morte del sig. C. l’infezione nosocomiale della ferita chirurgica e di attribuirne l’oggettiva responsabilità alla Struttura Sanitaria permettendo al Nostro Team Legale di condurre il caso alla chiusura stragiudiziale con un risarcimento di 450.000 euro agli eredi.
La C.P. Servizi Medico Legali si è evoluta negli anni, a partire dal 2003, per soddisfare le richieste di risarcimenti nei confronti di Enti ed Assicurazioni.
La C.P. Servizi Medico Legali sas ha beneficiato nell’anno 2020 del bando FILSE emanato a seguito dell’emergenza covid19 :
P.O.R. FESR LIGURIA 2014-2020 – ASSE 3 “Competitività delle
imprese”, 3.1.1 “Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e
beni intangibili e accompagnamento dei processi di riorganizzazione
e ristrutturazione aziendale”. Covid19 – Adeguamento processi
produttivi delle PMI.
Grazie a questo progetto il nostro Studio ha avuto l’opportunità di acquistare in cofinanziamento attrezzature specifiche per il trattamento e l’analisi della qualità dell’aria , sistemi di pulizia automatizzata degli ambienti e DPI adeguati ad affrontare al meglio l’attuale realtà sanitaria con cui ci troviamo a convivere.